Centro Studi Repubblica Sociale Italiana
Filatelia. Emissioni e soprastampe della Repubblica sociale italiana
Scritto da Redazione   
mercoledì 24 dicembre 2008

Benito Carobene, Filatelia. Emissioni e soprastampe della Repubblica sociale italiana. Da Salò c'è posta per collezionisti, in «Il Sole 24 Ore», 3 novembre 2008, p. II.

 

 

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La Repubblica sociale ita­liana (Rsi) nacque ufficialmen­te il 23 settembre. Anche se il nome di "Repubblica sociale italiana" venne introdotto, dal primo dicembre, solo durante una riunione del Consiglio dei ministri del nuovo Stato svolta­si il 25 novembre.

Immediatamente, tra i nume­rosi problemi che dovettero es­sere affrontati, venne presa in esame la riorganizzazione del servizio postale e, in particola­re, quello dei francobolli che sarebbero stati adoperati. In quel momento gli esemplari ordina-ri circolanti in Italia erano quel­li della cosiddetta serie "Impe­riale" emessi a partire dal 1929.

I soggetti di tali francobolli erano diversi: la maggior parte si rifaceva al mondo romano (la Lupa, Giulio Cesare, Augu­sto), però in alcuni casi era pre­sente l'effigie di Vittorio Emanuele III. E evidente che se i soggetti romani andavano be­ne anche per la Rsi, gli altri fran­cobolli non potevano essere ac­cettati. La prima decisione, allo­ra, fu quella di cercare di cancel­lare la testa del "re traditore" so­prastampando i francobolli o con il fascio repubblicano, o con la dicitura "Repubblica so­ciale italiana", o con entrambi. Questi esemplari iniziarono a circolare nella seconda metà del gennaio 1944.

 
Ultimo aggiornamento ( giovedì 05 febbraio 2009 )
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Quando Mussolini insultava Piero Gobetti
Scritto da Redazione   
mercoledì 24 dicembre 2008

Quando Mussolini insultava Piero Gobetti, in «La Repubblica», 29 novembre 2008, p. 48.

 

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TORINO - «Una reclame al Signor Gobbetti (per dispregio) e al suo sciocchezzaio anti-fascista, non mi sento di farla sul Popolo d’Italia»: una lettera autografa di Benito Mussolini, su carta intestata de Il Popolo d’Italia, di cui il futuro duce del fascismo era direttore, sarà battuta ad un’asta di manoscritti dalla casa Bolaffi a Torino mercoledì 10 dicembre con una stima iniziale di 2.800 euro. Il documento inedito è stato scritto presumibilmente tra la fine del 1921 e gli inizi del ‘22, diretto all’amico giornalista Pietro Gorgolini, fondatore de Il Maglio, organo della sezione torinese del Partito Nazionale Fascista.

Ultimo aggiornamento ( mercoledì 04 febbraio 2009 )
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Medaglia alla rimozione
Scritto da Redazione   
mercoledì 24 dicembre 2008

Maurizio Ferraris, Medaglia alla rimozione, in «Il Sole 24 Ore», 7 dicembre 2008, p. 49.

 

Ci sono poche cose sicure al mondo, tranne la morte e le tasse, dicono gli Inglesi. In Italia non si è molto sicuri sulle tas­se, ma su altri oggetti sociali si ha una ragionevole certezza. Per esempio, si è certi del fatto che per firmare un trattato bisogna essere almeno in due, e che un trattato fir­mato da una sola persona non è un trattato. Altrimenti, sarebbe come pretendere che se stringo la mia ma­no destra alla mia mano sinistra esprimo un accordo con me stesso. In effetti, a immaginare trattati in cui il firmatario è uno solo ci si era provato George Bush, quando ave­va solennemente decretato che la Guerra in Iraq era finita il 1° maggio del 2003, ma si è visto che cosa è suc­cesso. Dunque è, come si dice, ufficiale: per fare un trattato, sia esso un rogito, un matrimonio o un con­cordato, bisogna essere in due.

Ma il Vaticano, come talora acca­de, è speciale. L'ultima pagina del­la «Stampa» del 30 novembre scor­so era interamente occupata dal se­guente annuncio pubblicitario: «1929-2009.80 anni dello Stato del­la Città del Vaticano». La pagina è attraversata dall'alto al basso da una alabarda, sorretta da una guar­dia svizzera, immagine un po' mili­tarista (sarebbe come simboleggia­re gli Stati Uniti con un marine) ma lasciamo perdere. Al centro della pagina, ed è l'obiettivo principale dell'annuncio, si dà notizia che in questa occasione saranno emessi 999 esemplari in oro 18 carati di una medaglia commemorativa, che viene riprodotta con la seguente di­dascalia: «Diritto della medaglia con il profilo dei due Pontefici, Pio XI, che firmò i Patti Lateranensi e Benedetto XVI, che oggi celebra l'Anniversario». «Sono aperte le prenotazioni ai privati», dice anco­ra il Governatorato della Città del Vaticano sotto il cui patronato si tiene l'iniziativa.

 
Ultimo aggiornamento ( domenica 01 febbraio 2009 )
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